Appassionata d’arte fin dall’infanzia Nina si è iscritta alla scuola d’Arte Martenot del Maestro Loris Liberatori nel 1995, da allora la sua mano pittorica non si è mai fermata.
Prediligendo il lavoro in serie ha approfondito stili e tematiche diverse ogni volta lasciandosi andare completamente in un nuovo argomento. Importanti sono le sue serie dedicate alla lettura, alla danza, alla musica, alla poesia. La scelta di dialogare con diverse manifestazioni della creatività porta il suo lavoro ad aprirsi continuamente verso nuovi stimoli.
L’atteggiamento di apertura e di desiderio di contaminazione l’ha portata a dare vita nel suo giardino alla manifestazione artistica Nel Giardino di Nina a cui partecipano ogni anno artisti e creativi. Molti degli artisti in mostra oggi si sono già incontrati nel suo giardino.
Principale promotrice del progetto dell’atelier condiviso Nina Razzaboni ha desiderato e lavorato costantemente con l’obiettivo di trovare un luogo fisico e una dimensione temporale di condivisione tra gli artisti di Monte Mario.
Per il progetto mostra I Panni Sporchi ha creato tre nuovi lavori. Le opere raccontano un suo dialogo interiore con gli aspetti più tormentati e creativi della follia. Janis Joplin con i suoi 20 anni diventa la sua interlocutrice, carica di sogni e deliri, di spregiudicatezza e voglia di andare oltre ascoltando solo la chiamata della sua voce, la spinta della sua creatività.
Con lei la sofferenza e il disagio psichico prendono forma d’arte. La musica diventa strumento di espressione e di riscatto. Accompagna i nuovi lavori su Janis Jopilin l’opera Requiem dedicata a Mozart e realizzata l’anno scorso. Come un canto per salutare la vita di questi eccentrici artisti Mozart ha saputo comporre un’opera mai terminata che celebra la sua morte ma anche tutte quelle che sarebbero arrivate dopo, tutte le giovani vite di artisti in ricerca che troppo spesso si sono spinti oltre la soglia del ritorno.
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