Razzolando tra uovo e gallina

Per trasformare un’idea in materia dobbiamo sempre scendere a compromessi. Così dalla perfezione di un pensiero ci ritroviamo a schiacciarne e smussare i bordi per calarlo nel contesto terreno. E’ proprio quello che accade all’uovo per poter uscire dalla gallina. Il mondo immateriale delle astrazioni, della ricerca spirituale o filosofica incontra il mondo materiale con la sua finitezza e le sue imperfezioni proprio nella forma dell’uovo.
Questa forma portatrice di vita per eccellenza, immagine di incarnazione è stata usata simbolicamente in iconografie sacre, ricerche ermetiche e alchemiche, fino ad arrivare alla fantascienza. Da simbolo dell’immacolata concezione nell’opera quattrocentesca, a ovoide simbolo della psiche umana nella psicosintesi di Assagioli, da pietra filosofale degli alchimisti, archetipo in grado di riportare ogni elemento alla sua purezza originaria, alla musica Krautrock tedesca, alla simbologia esoterica dell’uovo cosmico. Sembra che il mondo dell’arte, della scienza, della ricerca spirituale e filosofica non possa prescindere dai pollai.

E proprio dai pollai parte la ricerca artistica del Collettivo degli Artisti di Montemario che in collaborazione con Gaia.bio e Liberovo sta dando vita al progetto Polloi, un’indagine che partendo dalle condizioni di vita nei pollai italiani si muove su tematiche sociali, politiche e simboliche attraverso lo strumento dell’arte.

La mostra Razzolando tra Uovo e Gallina ospitata da Gaia.bio è un primo step del progetto e vede il coinvolgimento di una decina di artisti che dalle più classiche immagini di pollai si muovono con leggerezza e spirito primaverile portandoci in punta di piedi ad affacciarci sulla soglia del simbolismo legato alla forma archetipica dell’uovo.