E’ un progetto non avere un progetto. C’è una ricerca dell’universale nell’individuale che emerge quando c’è uno svuotamento di contenuti quotidiani, di piccole occupazioni, allora nasce lo spazio per una dimensione altra che l’artista non vuole definire.
E’ il luogo del paradosso in cui l’interno e l’esterno coincidono pur nella loro diversità, o proprio per la loro diversità.
Oltre la struttura delle ricerche altrui, oltre le definizioni e le categorie, mettendo insieme ciò che è diverso si crea il sistemico in amicizia l’Arthmos.
Il sistemico è relazione tra elementi che nel formare un tutt’uno si valorizzano reciprocamente. Lo sforzo della ricerca sta nell’andare verso un non-luogo, uno spazio senza nome e senza definizione. Non per fuga, ma per identità che è là dove c’è la mancanza dell’identità stessa. Questo è il luogo del paradosso. Luogo che per essere raggiunto richiede un viaggio di decostruzione: più gli elementi sono distanti più il paradosso è vivo e l’incontro è vitale.
Tutto questo lo troverete nell’incontro tra Paola Marinelli e Bianca presso Il suo atelier in via degli zingari nel cuore del quartiere Monti.
Un’occasione per spingere il nostro sguardo oltre le consuete aspettative riguardo agli spazi espositivi e alle boutique. Un filo, una trama, qualche nodo, un intreccio.
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