Un progetto nato nel gennaio 2022 che ha impegnato l’artista per oltre 16 mesi, quello che ha dato vita alla mostra Le Chapiteau des Merveilles: 20 stampe fotografiche, un video e uno story book raccontano l’incontro tra il fotografo Sergio Sechi e il Rony Roller Circus.
Un incontro nato per caso e mosso da quell’andare in cerca di scatti significativi, misto a un profondo senso del rispetto per luoghi e persone, che caratterizza il lavoro dei migliori fotografi.
Dopo un primo scatto fatto all’esterno del tendone, che doveva raccontare il territorio della periferia romana di Primavalle con le sue tracce di arte, Sergio Sechi è stato invitato ad entrare. Quell’ingresso è stato per lui un ribaltamento di percezioni, uno spingersi dietro le quinte e scoprire un mondo affascinante, difficile, troppo spesso superficialmente criticato.
Ha avuto inizio così un viaggio magnetico che il fotografo riporta con fedeltà nei suoi scatti, dando vita a una narrazione che pur raccontando il vero, si allontana dal reportage, prendendo tinte oniriche per raccontare un mondo che convive all’interno del nostro, colorandosi di poesia.
A volte, paradossalmente, è proprio la dimensione della fiaba quella che in modo più incisivo riesce a scardinare pregiudizi e a raccontare con naturalezza verità̀ dimenticate e forse in alcuni casi scomode.
L’intero progetto prende le sembianze di un racconto, dove la camera del fotografo non si ferma solo davanti all’incanto di un trapezio sospeso nel vuoto tra i fumi e le luci di uno spettacolo circense, ma sceglie di spingersi oltre e seguire gli artisti nei backstage, ritrarli nei momenti di quotidianità̀, nei preparativi, nel rapporto con gli animali.
Ne emerge una toccante storia d’amore tra circensi umani e circensi animali, una storia che scardina pregiudizi e mostra le difficoltà e i momenti di gioia e condivisione che legano tutti i componenti della famiglia del circo.
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