Cos’è l’arte? Da dove nasce e quando finisce? Chi la possiede? Quanto vale? Chi stabilisce il suo valore e in quali termini è espresso? Le domande sul percorso di ricerca di un artista si possono moltiplicare e come matriosche continuare a uscire una dall’altra senza trovare una risposta oggettivamente valida per tutti.
E’ proprio questo perpetuo interrogarsi che spesso muove la creatività stessa portandola a sperimentarsi su nuove forme, nel costante tentativo di esprimere l’umano bisogno di mettersi in rapporto con la materia e di trasformarla, di creare rapporti che vadano oltre il razionale e possano comunicare senza l’uso delle parole.
Flowers è la nuova serie di Gabriele Pigazzini formata da 60 opere divise in 10 serie. Sono lavori di action painting e dripping, raffinati nella loro immediatezza, curati nel dettaglio dell’imprevedibilità, ognuno numerato, firmato e timbrato. Opere create con vernici di recupero su cartone.
Smantellando le domande sul mercato dell’arte Gabriele Pigazzini sabato 10 giugno regalerà le opere ai passanti. Il valore economico crolla lasciando spazio all’esperienza umana, alla sorpresa dell’incontro, al legame di reciprocità che si crea con il regalo, alla rete di relazioni che nasceranno tra i possessori delle opere.
A ogni possessore verrà chiesto di mandare una foto dell’opera geolocalizzandola e postandola sulla pagina fb di Gabriele ,a testimonianza del potere dell’arte di disegnare invisibili legami .
La vera opera d’arte non sarà dunque solo la serie di lavori Flowers, e neanche l’evento di arte partecipativa organizzato per il 10 giugno. La sfida sarà nell’arte oltre l’arte, nell’ammirare l’intreccio di relazioni che essa forse genererà, l’andare oltre e proseguire per il mondo.
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