Una domanda primordiale che resterà aperta anima la prossima esposizione di ARTROM Network. Dov’è la Bellezza nell’Arte? È giusto cercarla e tentare di raccontarla? Cos’è il Bello? Come risponde l’arte contemporanea a questi interrogativi?
Interrogativi ai quali non vogliamo dare risposte definitive, ma cui offriamo spazio e proposte per una riflessione viva e dinamica: un invito alla contemplazione come modalità di interrogarci sui sentimenti e le riflessioni che un’esperienza visiva può evocare. La Bellezza diventa allora veicolo per viaggi interiori, aperture, relazioni insospettabili, scoperte e nutrimento dell’animo.
La mostra vuole offrire un percorso esperienziale per indagare insieme su un tema ampio che da secoli anima la discussione tra filosofi, critici d’arte e gli stessi artisti.
Un invito coraggioso ad abbandonare sovrastrutture e schemi mentali cristallizzati che accostano il concetto bellezza a un piacere sensoriale facile e di superficie. Questa mostra vuole offrire nuovi punti di partenza e stimoli per indagare insieme sui significati profondi e imprevedibili di un termine che chiede di essere rivalutato.
Come sempre un ricco Calendario di Eventi accompagnerà i due mesi d’esposizione: incontri con artisti, slow art, story telling e serate a tema; il tutto per accompagnare i nostri ospiti verso un approfondimento della propria e dell’altrui creatività.
La mostra sceglie di omaggiare Donna Balma, artista canadese che collabora con ARTROM Network da diversi anni. La sua è una vita di scelte radicali, mossa da un’immaginazione ricca, una mente creativa inquieta, una lotta continua per affermarsi e per rivendicare il proprio diritto alla creatività e all’espressione artistica.
Fin da giovane il desiderio di potersi esprimere artisticamente è stato contrastato da un ambiente socio culturale che non accettava le donne come padrone delle proprie scelte. Da qui una vita costellata da un susseguirsi di rivendicazioni mosse da un irrefrenabile spinta creativa e finalizzate all‘affermazione come donna libera.
La sua presenza nella mostra è un invito a scoprire la bellezza di una biografia dedicata alla creatività.
A lei si affiancano le tele ricche di cromatismo che ci portano verso una Sicilia densa di storia e arte, alla scoperta della bellezza che nasce dall’incontro tra le culture. Sono i lavori di Vincenzo Farruggia, in cui il passato classico si sovrappone al nostro contemporaneo.
Sandra Fiorentini porta le sue Donne di Terra come la prima leggendaria abitante dell’Eden. Figure create
dal desiderio di rappresentare la bellezza della donna racchiusa nelle sue forme e nei suoi gesti carichi di significati ancestrali.
Una femminilità morbida, come l’argilla bagnata, espressa attraverso i gesti dell’accudire, del dedicarsi con amorevolezza, del riposarsi; una femminilità potente, come la dura terra, che non ha bisogno di dimostrazioni di forza in quanto è senza bisogno di apparire. Entrambe presenti in una naturale condizione umana atemporale dove le energie primarie emergono in gesti che da secoli ripetiamo e che ci riconoscono partecipi di un vivere comune.
L’armonia di un volto e il fascino di una maschere s’incontrano nella Serie Masks dell’artista giapponese Joisianne Ishikawa. Un omaggio alla bellezza dell’essere umano nelle sue diverse sfaccettature, nel dolore come nella gioia, nella festa come nella solitudine.
E’ la ricerca della bellezza nella Natura che anima i lavori esposti da Teresa Mrozicka. Attraverso un vivido uso del puntinismo, le tele dell’artista di origine polacca rappresentano paesaggi carichi di suggestioni microcosmiche.
Affascinata dalla forza dell’animo umano che porta a perseverare nella ricerca del miglioramento, della gioia, della pace interiore anche durante i momenti difficili l’artista statunitense Renè Romeo Schuyler, presenta i lavori appartenenti alla serie India Inks. Immagini fugaci che emergono dal colore nel desiderio di raccontare la bellezza e la forza dell’animo umano nascosta sotto le apparenze.
Katy Woodroffe dall’Australia ci porta quattro acrilici su carta dove la bellezza decorativa creata dall’uomo incontra quella della Natura rispecchiandosi in essa. Le forti suggestioni che provengono dai resti di un artigianato museale dove uccelli, cavalli, farfalle sono immancabili presenze decorative si mescolando al fascino dei giardini rinascimentali dove le stesse presenze prendono vita all’interno di precise geometrie
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