Continuano a girare per l’Italia i lenzuoli del progetto Tra ragione e Follia, creati dal Collettivo degli Artisti di Montemario per il Centenario della nascita di Franco Basaglia.

Un lavoro che ha inaugurato a maggio in occasione della ricorrenza della firma della Legge Basaglia con un doppio appuntamento: a Sermoneta, per il Maggio Sermonetano, dove 13 lenzuoli riportanti le frasi dello psichiatra filosofo al cui nome è collegata la chiusura dei manicomi in Italia sono stati appesi lungo le strade del borgo antico; e da Gaia.bio a Roma con una mostra di riproduzioni fotografiche dei lenzuoli.

Il viaggio è proseguito ancora a Roma con incontro con il prof Boccalon all’interno dell’ex Manicomio Provinciale Santa Maria della Pietà e da lì al Giardino di Nina dove le lenzuola sono state stese tra alberi e fiori.

Ad agosto la mostra è stata ospitata dal Comune di Bassano in Teverina all’interno della Rassegna d’arte Stelle Cadenti e poi a settembre a Valtopina alla Biennale dell’Arte Tessile.

Un viaggio che ha affascinato e incuriosito intellettuali, addetti ai lavori, familiari di pazienti e semplici passanti. Un progetto che si è andato ampliano con l’intervento di nuovi artisti e ad ottobre è stato ospitato al Roncati, l’ex Manicomio di Bologna per volontà del DSM.

un momento dell’inaugurazione

 

ARTISTƏ IN MOSTRA

Angelica Balducci

“La follia è diversità. Oppure paura della diversità”


Antoanetta Marinov

“Riconoscere la follia la’ dove essa ha origine, come dire, nella vita”


Antonella Fiorillo

“Corpo, vissuto”


Chiara Amici

“la follia non viene mai ascoltata per ciò che dice o che vorrebbe dire”


Daniela Di Mase

“Senza accoglienza, ascolto e comprensione non c’è cura, ma controllo. 

Ed un simbolico odore di merda.”


Francesca Lù

“Una società per dirsi civile dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia”


Gabriele Scocco

“La follia è una condizione umana. Ed è presente in noi come la ragione”

Lola Poleggi

“Abbiamo dimostrato che l’impossibile diventa possibile”


Mela Wayfinder

“Il malato è l’espressione di una nostra contraddizione. Sia sociale che medica” 


Mirella Rossomando

“In noi la follia esiste ed è presente come la ragione”


Nina Razzaboni

“E tu slegalo!”


Paola Marinelli

“Entrare fuori. Uscire dentro”


Silvia Capiluppi

“Desideriamo che il nostro corpo sia rispettato, tracciamo dei limiti che corrispondono alle nostre esigenze, costruiamo un’abitazione al nostro corpo”


Triana Ariè

“Da vicino nessuno è normale”