Il tema dei diritti delle donne è sempre stato caro a Mirella Rossomando che, in opere pittoriche e installazioni, ha più volte riportato storie di donne dal percorso biografico travagliato che sono state in grado di mostrare forza e coerenza verso ideali di giustizia.


In questo caso, per la RomeArteWeek, ci porta la storia di Olympe de Gouges vissuta a Parigi tra il 1748 e il 1793. Erano gli anni della Rivoluzione Francese, un momento della storia dell’umanità in cui si sentiva chiaramente la possibilità di un effettivo cambiamento. Mirella riporta la storia di questa rivoluzionaria attraverso una graphic novel ricomposta da lei. Le pagine del libro “La donna che visse per un sogno” sono ricucite da Mirella e accompagnate da una serie di pizzi e merletti. L’opera la troviamo collocata su un tavolino in mezzo alle rose tra espliciti richiami all’epoca in cui visse.


La delicatezza del merletto, che può essere accostata a superficialità, si mescola con la storia della donna che scrisse la Dichiarazione dei Diritti della Donna in risposta alla tanto acclamata stesura della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino nella quale non era presente la componente femminile dell’umanità. Olympe de Gouges morì ghigliottinata nel 1793 per aver sostenuto il diritto alla difesa di tutti i cittadini compreso Luigi XVI.
Nell’opera di Mirella Rossomando ritroviamo forza e delicatezza, gli aspetti di sogno e quelli di lotta, l’ambizione e la cura, binomi di caratteristiche che possono sembrare discordanti ma che spesso caratterizzano l’animo femminile.