L’11 maggio inaugura presso lo Spazio Comel la mostra del vincitore del premio del pubblico dell’edizione 2018.
Carmelo Minardi con la sua Musa Spaziale è stato scelto dalla grande maggioranza dei visitatori della mostra. In questo suo lavoro l’alluminio emerge nella sua lucentezza e plasticità dando all’immagine una leggerezza che non perde consistenza e mettendo in luce la ricerca tra materia e antimateria che caratterizza l’opera del Minardi.
LA RICERCA ELETTROMAGNETICA TRA MATERIA ED ENERGIA
L’opera di Carmelo Minardi nasce da una ricerca sull’interazione tra materia e energia. Questo percorso ha portato negli anni l’artista siciliano a confrontarsi prima con lavori di astrattismo bidimensionale e poi con opere scultoree polimateriche in cui l’utilizzo di elementi diversi e generalmente poco compatibili crea una sfida compositiva.
Materiali d’elezione sono limature di ferro e filamenti di rame entrambi coinvolti nei fenomeni del magnetismo e dell’elettromagnetismo. A questi si accostano le resine, il cemento e l’argilla in una scelta compositiva che porta l’artista a muoversi verso una sperimentazione materica più che cromatica. Questa evoluzione sfocia nel distacco dalla tela raggiungendo una tridimensionalità che trova la sua massima espressione nelle sfere.
Elettromeccanico di professione Carmelo Minardi trascorre diverse ore ogni giorno lavorando con i metalli e le loro reazioni nel campo del magnetismo e dell’elettromagnetismo. Da qui si articola un’osservazione che parte da una materia visibile, tangibile e statica, quella del mondo minerale, alla quale si affianca un’energia, quella del magnetismo, invisibile e percepibile ai nostri sensi solo attraverso gli effetti che provoca sul mondo materiale.
Tra i due elementi che compongono l’universo, i corpi fisici e le energie, esiste un rapporto innegabile che muove da secoli le nostre menti nelle ricerche e nelle ipotesi di scienziati e filosofi. Come esprimere l’interrogativo umano ancora così ricco di mistero riguardo ai rapporti tra corpi ed energie? La visione di Carmelo Minardi si pone come sguardo trasversale che racconta senza esprimere giudizio. Mostra e forse ipotizza, ma non dichiara.
E’ una ricerca creativa permeata dalla magnetica fascinazione che nasce dall’incontro tra il dato di fatto della materia e le energie atomiche, magnetiche ed elettriche che determinano la stasi e il movimento dei corpi. Il mondo della materia è espresso attraverso la determinazione del metallo, la consistenza della ceramica, la plasticità delle resine… Quello delle energie resta invisibile, un sottinteso percepibile con il senso dell’intuito, materialmente assente eppure, proprio per questo, indiscutibilmente presente.
>> Materia, antimateria e universi paralleli
>> La Musa Spaziale e il Velo di Maia
Dal catalogo della mostra L’orizzonte degli Eventi edito dalla Comel Edizioni
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